Troppo spesso le unghie fragili sono un vero impedimento per la bellezza delle mani e dei piedi di una donna, vediamo come porre rimedio a questo problema seguendo i consigli degli esperti.
Le unghie molto fragili in una donna è una situazione spesso frequente ed è caratterizzata, clinicamente parlando dal fatto che l’estremità distale dell”unghia si divide in due o più strati orizzontali con comparsa di creste alcune longitudinali.
La causa della fragilità dell’unghia consiste in una minore capacità da parte dell’unghia stessa di trattenere al suo interno l’acqua. Le cause di questo fenomeno possono essere diverse: sicuramente tra le cause la più frequente è dovuta al ripetuto gesto di bagnare e asciugare le mani o all’esposizione di queste ultime di agenti chimici quali tioglicolati, cemento, solventi e sostanze alcaline.
Purtroppo anche gli stessi trattamenti di bellezza per le unghie sia delle mani che dei piedi, possono risultare talvolta aggressivi e dannosi, come ad esempio l’utilizzo di solventi per la rimozione dello smalto, che possono spesso provocare un fragilità e la conseguente rottura dell’unghia.
Poi vi sono gli agenti esterni, quelli non chimici per così dire, come i traumi ripetuti di tipo meccanico possono allo stesso modo essere causa di fragilità ungueale. Lo stesso invecchiamento che comporta una diminuzione di crescita dell’unghia assieme ad una diminuzione di acqua, tipica dell’età.
Come possiamo curare e allo stesso tempo prevenire la fragilità ungueale e avere sempre mani e piedi perfetti? Ecco alcuni piccoli accorgimenti, che se rispettati in pieno riescono davvero a rendere felici le nostre unghie nel totale rispetto del benessere del nostro corpo:
1) Evitare la esposizione troppo prolungata all’acqua, magari con l’utilizzo costante di doppi guanti (cotone e vinile).
2) Non eccedere con la rimozione dello smalto, la rimozione dello smalto con agenti chimici è un vero trauma per un’unghia, eccedere in questa pratica è elevatamente dannoso, il buon senso detta che non dovremmo praticare la rimozione dello smalto per più di una volta a settimana. Inoltre lo smalto, utilizzato con parsimonia nel tempo aiuta l’unghia e la protegge dagli agenti esterni, oltre a non favorire l’evaporazione dell’acqua che come abbiamo poc’anzi visto è la causa fondamentale della fragilità.
3) Assolutamente si ai prodotti “rinforzanti” delle unghie, sopratutto quando il problema si palesa continuamente, ma solo se contengono formaldeide nella giusta quantità, quindi si a prodotti specifici per la cura delle unghie. Questa sostanza infatti a concentrazioni elevate ha un effetto opposto a quello desiderato contribuendo a rendere l’unghia ancora più fragile. Assolutamente sconsigliato l’uso prolungato delle unghie artificiali: l’unghia artificiale può proteggere l’unghia fragile ma la sua rimozione è un vero e proprio trauma per l’unghia; inoltre l’uso prolungato riduce l’ossigenazione, quindi la indebolisce.
Una terapia molto indicate e tra l’altro suggerita dai maggiori esperti del settore per la cura delle unghie frabili consiste in un bagno caldo per 15 minuti seguito dall’applicazione di emollienti soprattutto a base di fosfolipidi o idratanti quali urea al 5-20% e acido lattico.
Possiamo inoltre fare davvero tanto anche con una buona alimentazione, una supplementazione di vitamine e minerali è, infatti, utile soltanto se il paziente non ne assume a sufficienza (per esempio nei vegetariani ). Secondo i dati di letteratura buoni risultati si ottengono con la biotina, sostanza che si trova nel bianco d’uovo, alimento non da tutti consumato.
Una supplementazione di 2,5-3mg di biotina per un periodo di sei mesi può effettivamente contribuire ad un miglioramento dell’unghia fragile in una elevata percentuale di donne che ne soffrono.
Ultimo consiglio: assolutamente evitare i rimedi domestici troppo spesso sentiti e tramandati ma senza una reale base scientifica. I rimedi dei quali abbiamo parlato nel presente articolo sono frutto di studi da parte di esperti del settore, studi atti a migliorare la qualità della nostra vita.